Alberto stava rinchiuso nel suo monolocale ormai da parecchio tempo da quando era stato licenziato dal suo impiego in un ufficio postale.”eccesso di personale "gli aveva detto il direttore,quel mercoledì di qualche mese prima.
Nulla varrà mai più quanto il momento di questo respiro Cibandoci delle nostre lingue intrecciamo spiriti friabili in lussuose povere dita Demoni buoni alo specchio Angeli cattivi sulla seta
Carlo alzò gli occhi al cielo insieme al suo boccale di birra chiara,quando sentì la sua fidanzata Giulia,ubriaca marcia,dirgli di brindare alla loro milleduecentesima scopata.
Larry c’ha un metodo infallibile per smettere di bere. In pratica si fa venire la gastrite, sta all’ospedale dieci giorni e poi non beve più. Poi però succede che è il compleanno di qualcuno e beve per festeggiare, e allora deve darci giù forte con l’acool per almeno un mese per farsi tornare la gastrite. L’ultima volta è uscito dall’ospedale il 28 dicembre, e l’ultimo dell’anno che fai non bevi? Così tutto gennaio l’ha passato a sfinirsi di vino e rum.
Non so cosa fosse di preciso C’erano persone strane che ridevano di un uomo seduto al bancone Un uomo coi capelli un po’ grigi e ancora un po’ neri Stava seduto con l’aria incosciente come le sue rughe.
Mi trovo qui col mio socio Roberto in un dannato parchetto di sballati stile eroinomane anni novanta:uno di quei posti che ti si stampano nella mente e che è automatico collegare alla sua vista l'archetipo della droga,qualsiasi essa sia.
Mercoledì sera vado a dormire tardi. Giovedì mattina mi sveglio piuttosto assonnato e scaglionato vado a lezione e faccio le ore che mi spettano di dovere. Torno a casa ancora più rattrappito con la sensazione di essere un francobollo che è stato leccato ma non ha mai trovato una destinazione e lento si asciuga e si corruga diventando col passare del tempo sempre più brutto e inutile.
Quel pomeriggio andai in città apposta per prendere i biglietti. Sapevo che era ormai tardi e che forse non ne avrei trovati più, ma tentai lo stesso. Ne valeva la pena. Arrivato in città, mi diressi immediatamente verso Ricordi l'immenso negozio di musica. Mentre facevo strada però, cominciai a domandare a tutte le edicole, tutti i tabacchi e a tutti i bar che camminando incontravo. Chissà se sono fortunato e li becco prima di arrivare là pensai. La fortuna purtroppo però quel giorno (così come tanti altri a dir la verità) non ne volle proprio sapere. La domanda era per tutti sempre la stessa: "Avete biglietti per il concerto di Ligabue?" Così per me sempre la stessa era la risposta: "No, non ne abbiamo!" o "Tutti terminati!"
Il pensiero é lontano, il corpo é immobile a fumare in terrazza a notte inoltrata. C'è volontà di non insistere. Non so se sei a letto a dormire. Non so neanche dove vivi adesso. Se ti muovi fra droghe e sesso in retro-feste d'affari. Se vedi il mare da casa tua, o spalmi creme sulla pelle irritata dalla nebbia e dallo smog.