Sono a terra ma non per via del morale è che sono proprio disteso per terra in mezzo all'erba che mi accarezza il volto mentre una brezza gelida mi sfiora.
Siamo figli di qualcosa di grande e viviamo per esprimerlo. Con il corpo, con la voce, con la musica, con l'anima che, stanca di vibrare, si addormenta e si abbandona..
Se la vita fosse un'aquilone, vorrei essere la mano che lo guida, giocare con il vento e portarla dove voglio io; Sulla collina che il mio cuore ha amato; Sulla spiaggia dove riposiamo oppure in alto, in montagna dove bevendo rinfreschiamo l'anima; E con un sorriso salutiamo le nuvole, che disegnano per noi figure di pace.
Mai come stanotte mi sentivo di merda. Completamente fottuto dalla società, dalle gente che fa finta di stare bene perchè fà moda, perchè lo ha visto alla televisione, perchè "bisogna stare bene".
conigli allegri e belli spinti fogli ormai marroni e pieni di muffa rallegrano la vita di una biblioteca le mura spesse sovrastate da rumore e PM10 le domeniche a piedi arrivano tardi al lavoro hanno licenziato i fumetti e la speranza in un l’altroieri migliore
ORA BASTA!!. Dio come urlava. Basta cosa, le faccio io. Basta, lasciami stare, te e le tue noiose malate perversioni. E mi ha guardato come se poi le dovessi dare ragione. Cristo ho pensato.
Inconsapevolmente, inconsciamente, inevitabilmente e insofferente.
Ieri mi ha squillato il cellulare, era Marta, la mia amica di vecchia data. Non so perchè la chiamo così, dato che ci conosciamo a malapena da 5 anni. Forse perchè ha visto un lato di me che non mostro abitudinariamente.