Stavo in un bar e come solito mi trovavo lì per farmi un whisky per annientare i miei pensieri, chiamo il barista: “Un whisky, grazie”. Inizio a sorseggiarlo, e poi ripenso all’altra notte. “Strana la vita a volte, io non ci ho mai capito nulla.
E' la vita che volete, giorno e notte, in un asettico ufficio a deglutire le umiliazioni di un capo che vi bastona? Chiudervi col blocchetto degli appunti e bloccarvi, dunque? No, non ditemi che è così, avreste sprecato l'ultimo getto di sperma, l'ultimo bagliore, defecatela, sì.
Il giorno dell'anno in cui sono buoni davvero, per il resto dell'anno fingono di essere buoni.
Qui c'è solo un BUONO, sono io come Eastwood e mi ficco e rendo fiacche le BONE. Sono spento, ma spingo, a volte senza spinta. Tua madre, se ha 2 tette d'avorio, mi conosce. Sono il suo BABBO
Ad ogni modo io dal balcone osservo, vedo passare Tenente & Legale & Modificato sotto il cartello "Oggi Indispensabile nella piazza cittadina", noncuranti del vento ma soprattutto di Piccola Fiammiferaia.
Ce l'ho a morte col tuo gatto perchè mi prende per matto mi guarda con sufficienza come per dire "Pazienza che ci vuoi fare non ti posso mica invidiare sei un povero idiota e la tua vita è così vuota..."
Quella volta ero in frenetica fremente attesa (come può esserlo una corda tesa) di sapere se ci fosse qualche sorpresa in serbo per questa vita sospesa che pretesa!
Anche se a dirlo mi vergogno mi è apparso in sogno l'abominevole uomo delle nevi mi ha chiesto "cosa bevi?" "birra, che altro?" ho risposto, tutto scaltro
...e tutte quelle volte che mi hai dovuto chiedere "Oh, come stai, allora?" e io, con le sopracciglia alzate e un sorriso per mascherare il mio stupore davanti a una domanda nota a volte complicata