Le vedi appese al nulla dal nulla sospese e scese sinuose, alcune altre tese.
T'appendi
resti immobile, penzolante, al vento se spira scirocco ti bruci il culo la tramontana ti gela il petto.
Gli spettri sono corde a cui t'aggrappi per fuggire al mondo e guardarlo da lontano e se vi resti legato a lungo ti scorgi morto disteso, muto, senza fiato.
Quel giorno andò a casa sua per studiare. Ovviamente non riusci’ a studiare nemmeno una pagina di quel librone. Ogni minima scarica elettrica proveniente da ogni singola fibra dei suoi muscoli lo guidava verso di lei. Ogni volta la vista gli si appannava nel vedere i suoi capelli cosi in disordine e selvaggi ma cosi belli addosso a lei. Il suo odore era quello della primavera che in quel periodo tardava ad arrivare;non per lui ovviamente. Tutti e 5 i sensi proiettavano lui verso la scoperta di lei. Se ne usciva dalla porta di casa sua con una gran voglia di baciarla di nuovo;ma non poteva. Si rammaricava del fatto che baciarle le guance non era la stessa cosa che baciarla sulla bocca. Ma forse era meglio cosi-pensava lui. Avrebbe senz’altro passato il tempo cercando mille scuse per baciarle le guance…quelle favolose guance! Il giorno dopo si sentirono “…si dai non ti preoccupare” disse lui a lei,”è una storia chiusa per me. Non ti devi preoccupare per la nostra amicizia. Non cambierà nulla”. Ovviamente sapeva di mentire. Sapeva che non sarebbe stato più lo stesso rapporto. Era inutile interpretare la parte del superuomo;d’altro canto lei odiava i superuomini o chi si credeva tale. Ancora un altro giorno e l’avrebbe richiamata per dirle come stavano realmente le cose. Cosi fece Quella storia venne chiusa li. Stop. Fine,ancora prima di cominciare .E nel momento in cui prendeva atto di ciò,gli tornava alla mente un pensiero che aveva avuto qualche tempo prima e che in quel caso poteva rivelarsi utile:amare la fine di un amore,di un’amicizia. Amare la fine in generale. Ciò significa che una parte della nostra vita non esiste più,ma significa anche l’aprirsi di una nuova porzione di vita che non si conosce ancora e dalla quale possiamo aspettarci l’esplodere di un amore ancora più grande del precedente. Ecco perchè voleva imparare ad amare la fine,ad amare l’ultima volta;perché l’ultima volta è sempre l’inizio di un nuovo cammino. Probabilmente era solo uno stupido pensiero;ma poteva aiutarlo ad accettare tale rifiuto. Si era fatto una strana immagine nella testa:un filo che gli partiva dal cervello direttamente collegato al cervello di lei….a quel meraviglioso cervello!il problema era proprio questo:sentiva di aver trovato non un’anima gemella-questa definizione non gli era ma andata a genio- ma un’anima affine o vicina. Cosa rara per lui trovare un’anima anche solo lontanamente vicina alla sua. A quel punto si ricominciava da capo.
l'è dura stare davanti al computer 8 ore al giorno, alzarsi la mattina alle 7,30, prendere la bicicletta, fare i soliti 10 minuti in mezzo allo smog schifoso, sorridere sempre a gente a cui 6 mesi fa potevi augurare tranquillamente la morte per un qualsiasi futile motivo tipo: circolazione stradale, coda alle poste ecc...l'è dura...però, e non poteva mancare, stasera si beve fortissimo coi soliti 3/4 amici sballati, sbazzoni,rimasti,fulminati e la giornata magicamente prende tutt'altra piega e finisce non certo in bellezza, ma almeno con una gran risata...ahahahahahahah.....ahahahah....se non ci fossero loro SAREBBE MOLTO PIU' DURA....
Piglia bene.. Mentre mi faccio la doccia la sera alle sette e mezzo mi viene in mente che stasera forse è la serata buona. Insomma le carte sul tavolo sono buone e a quanto pare quelle che ho in mano sembrano vincenti.. e stasera vincere dovrebbe voler dire farsi una bella chiavata! Dunque tanto per fare due calcoli, pare che siano la bellezza di otto mesi che non vedo un po’ di pelo.. anzi per essere precisi, non solo che non lo vedo, che non ho neanche una parvenza di appuntamento tanto per cercare di scodinzolare sotto il naso della ragazza di turno la mia bella coda di pavone aperta per fargli capire che il mio di cazzo può essere migliore di altri.. attenzione,ho detto può essere migliore di altri, non il migliore in assoluto.. sono abbastanza maturo per capire che non sono niente di speciale a letto, per carità mi difendo, in certe situazioni mi difendo pure bene, ma non ho l’arroganza di pensare di essere il nuovo john holmes o se vogliamo fare un po’ più i sentimentali, il casanova di turno.. naaaa, tutte stronzate da egocentrici segaioli del cazzo!
ho mischiato i miei sogni alla luna in una gabbia di roccia senza luce. ho legato i miei sogni al cielo ora volano liberi. sono entrato in casa poco per volta pezzo per pezzo. ho scritto su lapidi con rose e sangue il mio e il to nome, ho ascoltato per tutto il tempo il nome del silenzio.
il sole cala insieme ad un sogno e il sognatore è troppo lontano dal cielo per poterlo acciuffare, è troppo lontano dal cuore per provare a tenersi un'anima...la mia anima, mille volte l'ho data in prestito, mille volte ho dato via uno straccio di morale, un alito di vento, un pezzo di vita. restare seduti a guardare se stessi. lo specchio degli occhi.
voi che non andrete oltre la luce di una lampadina che non sapete spegnere neanche la vostra luna. voi che non sapete nemmeno fare arrossire il sole. che masticate petali e soddisfazioni voi che sputate merda e anima.
Seduto sull'orlo di se stesso resta a fissare la salma del vorrei chiusa in una bara di se, e su ogni fiore c'è scritto avrei potuto. Il bambino gioca a fare l'effige, gioca a raccontare pietose storie ai genitori. Il Figlio di un'idea e di un rovo, che accarezza le idee di pupazzi troppo grandi per poterci giocare.
Nella cattedrale sul mare Dio non sa più che fare. Scene alla iodio si susseguono alla fine dell'oceano. Le onde schiuma d'oro ballano lente un tango mentre un aereo bianco di fango cade sorridendo oltre la soglia della voglia di fare.
E se Andy non volesse farcela? in fondo ha già messo in fila litri di lacrime e Chilometri di sogni. li ha lasciati dentro un cassetto sotto libri e fotografie. in bacinelle di carta ha messo dentro a pezzi la sua vita e ora gareggiano prima di arrivare all'oceano.
ai margini del sole immobile una donna roccia lavica abbraccia l'universo. calda fermezza. sfumature di vita le passano attraverso e le ossa del tempo si rinforzano. in un castello di ceramica balle e ride. fortezza di speranze. storia all'uranio. cardine e martello. con occhi di cemento e cuore di smeraldo.
E siamo qui seduti davanti al suo bancone tutto esposto, tutto pulito e sporco allo stesso tempo. cataloghi su cataloghi cerchiamo quello che vorremo e non riusciamo a trovare. sgabelli scomodi sui quali sedersi. sgabelli troppo grandi per noi.
Per amare ci occorrono un pezzo di cuore uno di cervello ed un pizzico di orgoglio. tutti almeno una volta avremmo voluto ballare su una sedia abbracciando una fune. ognuno di noi fa almeno un passo su dei vetri rotti.
Se ti offrissi il cielo ed una stella rideresti di me? se tu mi vedessi bruciare, soffieresti via le mie ceneri? E una volta cenere, una volta in volo, fuggirei quà e là. Senza meta, senza scopo. avrei tutto il mondo per me. ma avrei sempre qualcuno da cercare.