il vuoto quello in vetro non più a rendere stretto tra le traversine dei binari e un ghiaccio blu cobalto che dava senso al fumo il vetro la paglia una finestra rotta le polveri sottili
Lo stavo sfogliando. Ornella Kyra Pistilli DRESS CODE Sincretismi cultura comunicazione nella moda contemporanea Ed. Castelvecchi Lo stavo sfogliando. Quando apparve Lei. Una dea in nero. Mozzafiato. Pagine 92 e 93. Due sottili lune di foto dedicate a Lei. Lei e solo Lei. Gran donna. Appena la vidi, mi fermai.
Ecco, penso che una delle cose peggiori sia alzarsi la mattina mezza rincoglionita con la testa che sembra una lampadina, si accende e si spegne il dolore.. senza neppure aver toccato un goccio d'alcol la sera prima, che merda. Ho fatti rifornimenti anche se le mie risorse economiche per ora mi hanno permesso di farmi solo 3 bottiglie di birra.
Lavoro in posti sudici tanto che sudicio resto a guardare il mio destino, non piango più, non rido più, non gioco, sono cresciuto, sono diventato grande, grande e vuoto. Ogni tanto faccio i miei bisogni, sono diventati la mia passione, il mio sfogo giornaliero, l'unico momento in cui non devo spiegare come faccio e perchè faccio qualcosa, forse perchè la merda è l'unica cosa che mi sento di fare come gli altri. Mi annoio spesso e spesso guardo fuori dalla piccola finestra della mia camera sul mondo, vedo lamiere, vedo asfalto, vedo passioni di cane, e mi chiedo spesso dove cazzo sarà mai finito il sole. Sarà per caso andato anche lui a cagare?
Settimane terribili,calma piatta che appiattisce e logora e stanca. Non succede niente,mai. Non che poi uno si impegni troppo a far succedere qualcosa. Generazioni stordite da telefilm sognano vite avventurose,nelle quali ogni attimo può racchiudere in sé incredibili sorprese,amori,rancori,odio e lieto fine.
Quarto Oggiaro con le strade tappezzate da cartelloni pubblicitari. E i muri dei palazzi. TUTTO E' VELENO. Hanno intossicato il cielo, sino nei punti meno raggiungibili. L'uomo, come sempre, anche stavolta, ha cercato di dare il peggio di sè. Riuscendoci perfettamente. Cammino a passi misurati, poco slanciati, mediamente pesanti, con le gambe un po' indolenzite e fredde sotto i collant. Le mie mani odorano di calce. I miei capelli odorano di calce. Le calze nere sono macchiate, a chiazze, di calce.
Oltre il muro, oltre il confine… poi venne l’ LSD e Jim Morrison uscì dal branco… Non conosceva più la strada, non sapeva più distinguere la sua coda dal resto del mondo che lo circondava o che solo lo teneva fermo a delle regole. Lo spazio si annullò, il tempo si abbreviò…
Me ne stavo li' in mezzo all'arena, tutti quei galli li',in quel cazzo di gallodromo o come diavolo si chiama, nella jungla dominicana, tutto quell'interesse quelle scommesse.
Quando tu ti riposerai, mia strega maledetta, nel fondo di una tomba di alabastro nero, e ti sarà rimasto per rifugio, solo un buco di terra piovosa; quando sul petto asmatico ti schiaccerà l’enorme pietra, e su i tuoi fianchi ovattati d’un desiderio leggero, distruggendo nell’anima ogni avventuroso pensiero, e nei piedini ogni corsa felice;
Cammino per strada, col mio vestitino verde, il mio corpetto nero a pois beige, i miei jeans e le mie ballerine laccate nere con dei meravigliosi gambaletti rossi che fanno capolino dalle aperture di quest’ultime; ho gli occhi più grandi grazie alla mia adorate matita nera, le labbra più invitanti grazie alla matita”red diva” della rimmel. Adoro. Rido. Tanto, come non facevo da tanto tempo… basta davvero poco ed io sorrido, una risata fastosa rende più lieto il mio volto.
Sono stanco ma non ho sonno rimango stanco al pensiero della pubblicita' entra parla dimmi cio che ti tormenta mi taglio la barba ma non ho la lametta la pioggia cade, e il mio cuore e a pezzi il coniglio è riuscito a scappare dal cane inferocito il treno mangia la ragantela della domenica le speranze dei bimbi chiuse dentro il fiore mattutino che bello, che brutto
cosa rimane di me stesso cadendo sempre indietro il vuoto non si ferma mai la storia non è mai finita soltanto il pensiero piu' brutto ma rimane invariato senza neanche la voglia di perdersi la terra non ha piu cio' che aveva solo l'estinzione del tuo primario pensiero
Il gatto mi sveglia dal sonno piu' profondo. Sono in coma. Ieri sera dovevo andare a letto prima, non posso sperare di essere in forma quando mi sveglio alle sei. Che palle....o come diceva una canzone:"E' un'altro giorno, porcodio....". Il tempo di vestirmi e sono gia per strada, immerso nel buio di una notte che sta per finire. Treno. Tutti dormono, qualcuno legge, io osservo, penso, a volte mi dispiaccio. Tutta questa fauna umana costretta a fare sempre la stessa vita. Non devo troppo filosofeggiare, ne faccio parte anche io. Arrivo. Musica nelle orecchie, perennemente. Penso che se dovessi sentire i rumori della strada diventerei pazzo.