Mi avete voluto poeta maledetto,non mi avete dato l'opportunità di rientrare nel gruppo:
"Ho sentito aprirsi in malo modo le cingolanti bretelle di materiale massiccio...ho visto sputare anima e sangue e ozono su certe persone che mettono la famiglia al primo posto,ho annusato il vervente follido aceto islo-thailandese,ho sussurrato agonìa al più piccolo dei balordi.
Ci trovavamo spesso in quel posto. Non era un periodo facile per lui, stava passando dei giorni particolari. Anch'io non mi trovavo in una situazione fantastica da un po' di tempo, ma a differenza sua mi ci ero abituato. Gli era successo tutto in un attimo, non sapeva come comportarsi.
E cosi di messico mi macchio occhi neri, pelli scure e seni duri. Da juarez a guadalajara tra pioggia e sole penetrando nel ventre d'america come una lama come un bambino.
Lo chiamavano Filo,o meglio,Gianni il filo;ma non perche fosse magro come un filo o robe simili ma bensì perchè il Gianni era una specie di pedofilo,ecco tutto.
In questa stanza d’ospedale fa freddo. Fa freddo e mi sento solo. E come non sentirsi solo? Il paziente di fronte a me avrà novant’anni. Anch’egli è tenuto in vita dalle macchine, è intubato e nessuno viene mai a trovarlo. Almeno io ho mia madre, i miei fratelli, e pochi degli amici che mi sono rimasti. Passano durante l’orario di visita, a farmi compagnia come si fa compagnia ad una pianta. Vorrei stringerli, o quantomeno ringraziarli per il calore della loro presenza, per quanto calore possa ricevere il Marcel sdraiato su questo letto. Madre mia, quanta amarezza! Quanto è triste saperti accanto senza poterti dire che nonostante le nostre divergenze, e nonostante tu mi conosca tanto poco, ti amo ancora più di ogni altra cosa. Nel tuo sguardo colmo di rammarico, nelle tue rughe piene di amore sofferente ripercorro la mia vita vicino e lontano da te.
Mi svegliai nella notte Tutto mi sembrava fermo Il buio era come luce Riuscivo a percepire ogni cosa sembrava di vivere in un' altra realta' Tutto sembrava filare senza intoppi, senza problemi era stupendo, incredibile Tutto fini'.
Bere, bere, poi bere.... uno pensa: ma che ci sara' di cosi' speciale nel bere? Beh è una domanda molto difficile a cui rispondere... Io tentero' di dare la mia personale opinione.
Me e ne stavo comodo comodo sul letto. Nella mia tana. Leggevo Viaggio al termine della notte di Celine,quando ad un certo punto la lettura venne interrotta da un qual cosa.
Teste poco concrete che utilizzano sempre gli stessi input non possono certo affogare un pesce nel mare,ma rendendo la propria esistenza un viscido guscio di mandorla cinese credevano di poter fuggire dal brusco fruscìo che dalle Ande scendeva giù a dorso d’anatra. Maledetti,speravano di scappare alle frolle virtù di un popolo indenne imbustato nei canoni comuni,o forse avevano dentro di loro l’humus falso di pianure rese sale dall’andarci in sandali marmati. Non riuscirono a estrarre dalla gola istrionica alcun gesto eroico,non riuscirono a pestare le folli strade di catrame lucido senza che il loro giallo vivere non ne traesse solo infamia.