Così mi Vendo alla Storia @ 3 January 2008 12:05 PM

spiantati essere fin troppo certi
di che vena trovare,
molesti, rozzi, alcolizzati,
allocchi scrivere agli editori
supplichevoli sperando
nella loro bontà d’animo,
illusi, disillusi, beoni,
rare foglie di pagliuzze d’oro
nella pirite incontrollata delle fogne,
parlanti in televisione,
bugiardi, troppo onesti,
aperti, chiusi, bari, ottusi
fino a scoprire di essere
loro stessi i protagonisti,
costruiti, stitici, vomitanti
saggi consigli e benevoli insulti,
poetici, mai poeti, anarchici, fascisti,
ottimisti, convinti, missionari
mandati al tramonto dei sensi
a scrivere del tramonto delle sensazioni,
ordinari, angosciati, angoscianti,
materialisti, merdosi, apocrifi,
compagni pochi che poi si sta stretti,
venduti, invendibili, editi
quanti bastano a dire
stiamo facendo qualcosa
per aiutare i giovani, scandalizzati,
scandalosi ma non certo scrittori,
e lei non è una scrittrice
datele un assegno e mandatela via
dall’olimpo dei fanatici,
muriatici, acidi, isterici,
precari, fissi, selezionati, economici
se si parla dei fogli sprecati,
arroganti, intriganti, orridi
profondi come vesciche
e come vesciche ribollenti,
atomici, sadici cercarsi una carriera per davvero,
non volendo venire a patti con la realtà
che è assai più crudele
di quei sogni
da scrittori.

Di scrittori io ne ho visti
ma mai uno che dicesse
che le cose
non stanno veramente
così.
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