Fotogrammi Capitolo II @ 11 January 2008 09:51 PM
Sul portone del grattacielo ho dato uno sguardo al campanello del mio attico. C'è scritto Mr. Max Di Gorga. Non prima di mezzogiorno.
(Che ti avevo detto Jò! Che fantasia! Stacca in primo piano e quando si ferma passa a un piano americano.)
Sento come una vibrazione che si espande dentro di me, tutte queste emozioni. Sento anche una musica metallica come se avessi un Pacemaker impazzito...... che imbecille..... il telefonino:
“Pronto!”
“Ma dove cazzo sei finito ieri sera? ”
“Ma io.... dove dovevo ess”
“Non ti presenti al locale e fai finta di niente? Ma sei diventato scemo!”
“In effetti..un po'...”
“Ho dovuto inventare che tua madre sta per morire per non farti strappare il contratto, che sia l'ultima volta che ti paro il culo.
Muovi quelle chiappe. Fra cinque minuti nel mio ufficio e porta il Sax c'è il fotografo del Night & Music”
“Dove?”
“Buon Giorno Max!!”
(Primo piano sul volto, musica alla 007. Segui il soggetto.)
Bene! mi devo far fotografare con il sax, deduco che dovrei saperlo suonare. Chi è che mi ha strapazzato al telefono?
Sembrerebbe il classico impresario sanguisuga con la sindrome dell'iperattivo.
Però musicista di Sax, mi piace. Dovrei essere preso dal panico ma invece la cosa mi eccita. Devo trovare questo posto.
Cosa farebbe Bruce Willis... Idea! Fammi guardare nel telefonino, ultima telefonata ricevuta... nnn..aa... ecco!
Art-Creative by Alex Blaks, 555....si e-mail..@.. 1133 Broadway
ok detective torniamo a casa a cercare il sax.. poi un taxi e via!.
Ha l'america!
(Ripresa aerea di Manhattan, dissolvenza interno taxi, Jò occhio al controluce.)
Meno male che il Sax era appoggiato nell'ingresso. Accanto a destra la camera da letto, di fronte l'angolo cottura con una penisola che si affaccia a sinistra nel salottino piccolo,poltrona in angolo e divano con vetrata che copre tutta la parete con una vista su New York che lascia senza fiato. Giusto panorama per una cena intima a due passi dalla camera da letto. Buona scusa per salire su da me, si che poi, quando decidono, va bene pure una collezione di farfalle....le donne!!
(Interno ufficio. Inquadratura larga sulla porta che si apre.
Fai avvicinare il soggetto fino a farlo uscire alla destra. Jò mi raccomando seguilo con il fuoco che c'è poca profondità di campo.)
“Ciao Max! Sei fortunato è di buon umore oggi. Ti annuncio”
La segretaria parla e io riesco a sentirla attraverso il telefono che sta avvisando Alex del mio arrivo quando sono già dentro l'ufficio.
Un tavolo enorme in una piccola stanza, pieno di fascicoli, fogli, appunti e fotografie ovunque. Con il presidente, una con li figli e la moglie che assomiglia molto alla segretaria.
(Da quanti arretrati gli doveva se l'è dovuta sposare.)
C'è ne è anche una con gli astronauti dello Shuttle.
“Max, ti presento il fotografo del New York Night & Music. Deve fotografarti con me per un articolo, sai un articolo che ho scritto questa notte.” e mi allunga uno sguardo incazzato per ricordarmi che ancora non gli è finita l'incazzatura di ieri. “Il cuore del nuovo Jazz newyorchese Ale Blacks, l'uomo che ha scoperto il musicista italiano. Il mago del Sax!” (Io sapevo del computer.)
“Mettiti dietro di me Max. Dai scatta coso che non ho tempo da perdere. Sei il più forte, sei il più bravo, mi raccomando fammi avere una bozza dell'articolo con la foto che esce domani. Ciao!.”
Non mi ero accorto ma nel frattempo aveva anche risposto al cellulare e con una mano stava buttando giù un appunto su un tovagliolo di carta. Forse un nuovo progetto chissà! Un uomo dalle mille risorse.
Mi guarda con un sorriso angelico e innocente da corista di voci bianche del coro della cappella sistina:
“Senti per quell'assegnino che devi avere, sai, ancora non ci hanno pagato, ma d'altra parte dopo la cazzata che hai combinato ieri sera come potevo chiedergli anche di saldare il conto? È già tanto che sono riuscito a salvarti la carriera. Sai basta poco nella grande mela e ti ritrovi a suonare per gli sposi a Little Italy. Forza mi raccomando questa sera cerca di non fare cazzate ti aspettano allo Sugar Hill Bistrò alle 21. Ora cavati dalle palle che devo telefonare al Vescovo. Ho un'idea per la messa cantata.”
“Ciao Ale. Non ti preoccupare”
(Sfumatura a nero, lenta Jò!, mentre la cinepresa indugia sull'impresario. Stop! Cinque minuti di pausa!
Cambia rullo Jò che è finita la pellicola.)
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