Nelle stanze di Alice @ 18 January 2008 06:08 PM
Era da tempo che avevo voglia di scrivere questa cosa, me la portavo dentro ma sentivo che non era ancora arrivato il momento di tirala fuori.
Cosa vuole significare ciò che state per leggere, se lo farete… In pratica è un osservazione fatta sul mondo femminile. Mi sono reso conto che ogni ragazza, donna, già bambina, porta dentro di se la costruzione di una camera dei segreti, nella quale racchiude tutto quello che di più bello o brutto possa mai provare, o aver provato. Paura di crescere, voglia di cambiare, sogni, speranze, desideri, passioni… lo sanno meglio le ragazze che io quello che si portano dentro. Io ho capito solo che magari queste camere esistono, che sono luoghi sacri come le chiese per un prete, sono luoghi in cui magari si decide di fare entrare una persona qualche volta, si rischia in pratica, ma è difficile.


Nelle stanze di Alice
dove non entra la luce
apertamente dalle finestre
ma dagli spiragli delle porte,
dalle serrature chiuse, da sotto
le bussole che crocchiano.
Neanche mistero lo chiamerei,
è che ci sono dei mondi segreti,
chiusi a chiave da chi è geloso
di mostrarli, per paura della loro
assoluta fragilità, del loro colore
smaltato, del loro profumo candido.
Nelle stanze di Alice,
quelle stanze che sai che esistono,
dove si nascondono segreti deducibili
anche dall’evidenza della vita.
C’è chi ha bisogno di tali stanze,
c’è chi ha bisogno di proteggersi,
di nascondersi sotto un letto e perdersi…
In camere di meravigliosa sincerità,
di meraviglia pura, quasi infantile,
senza dubbio ingenua. In stanze dove
non esiste il sesso, né il tempo, né ricordo…
Dove si nascondo diari segreti e vanità,
dove appesi alle pareti ci sono disegni
che continuano sui muri, che cambiano colore.
Un pianoforte, un libro, forse un nome…
l’immenso, il nulla, lo spazio di un armadio…
stanze & segreti, segreti in stanze a volte vuote…
Stanze chiuse a chiave, stanze socchiuse magari
stanze dove è difficile entrare, difficile chiedere
permesso, posso?, sono qui…, stanze importanti.
Luoghi che senti caldi, fitti di sensualità,
luoghi di brutti ricordi, di dolore, di gioia effimera.
Ambienti senza tetto, dove è facile che piove,
dove forse non si ha ombrello o riparo,
dai quali magari è difficile anche scappare,
senza il buon Bianconiglio a dirti l’ora,
dove tutti corrono e nessuno aspetta o torna a prenderti.
Luoghi così diversi di flora e di fauna,
si soli e di luna pallida, magari piena, magari calante...
nelle stanze di Alice, nell’universo immenso
della più grande opera del mondo: le donne…
ripeto: dove non è facile entrare, ma è meraviglioso esserci
se una donna è pronta a farti entrare.

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