NuovaOssessionE @ 21 February 2008 11:45 PM
Soppesai con lo sguardo le sue forme. Piena, bella, candida. Morbida. Gambe perfette. Seni rotondi, freschi come frutti. Vestita di nero. Truccata (poco) di nero. Le labbra. Lussuriose. Nella prima foto, sopra ai capelli mossi sciolti e neri come corvi, portava un capello con un accenno di veletta. Le braccia calzate in lunghi guanti neri che le arrivavano sino a poco dopo i gomiti. Nero sferzante sulla pelle purissima. Vita armoniosa incastonata in un corpetto nero, che terminava con la lunga coda di veli di tenebre. Un ammasso di morte scintillante dove soffocare soavemente. Col sorriso. Mutandine trasparenti. Velate e raffinate. Senza peli sotto. E da lì…le cosce. Morbide e tenere, con quell’ombra che dà verso l’interno che ti fa subito assaporare il profumo del suo sesso da lì. E stivali lunghi fino a molto sopra le ginocchia. Sensuale. Espressione seria, maliziosa, con un nero dipinto a lato dell’occhio destro. Ed il rossetto perfetto che le delinea la linea delle labbra carnose.
A destra. A pagina 93, è leggermente chinata in avanti. Il suo sorriso riluce bellezza. Il suo collo possiede morbide grotte in cui rifugiare baci e lingua ed aliti leggeri. I capelli ancora sciolti, liberi sulle spalle. I seni dolci e perfetti. Frutti da spremere con amore e delicatezza, che traboccano un poco dal reggiseno nero in pizzo lavorato. E collant autoreggenti. Muscoli delle gambe perfetti, ben delineati, tesi dall’altezza estrema del tacco di scarpa. Lei. Nera. Elegante. Gatta furtiva. La mia Nuova Ossessione. Rimasi mezz’ora circa ad esaminarla. Feci lo stesso il giorno successivo. Cercai il suo nome, cercai il suo volto ancora. Chiesi a qualcuno se sapesse chi fosse, come si chiamasse. Sfogliai il libro da cima a fondo e di Lei non scovai notizia. Ai tempi della foto avrà avuto 27 anni. E la foto sarà stata scattata intorno agli anni ‘60. Magari è morta. Sarà invecchiata bene? Sarà ancora viva? Si sarà sposata? Avrà divorziato? E, se sì, quante volte? Io, da lei, non divorzierei mai. Non mi staccerei da quelle gambe, mai. Da quel viso, mai. Da quegli occhi, mai. Dai quei seni, mai.
Dopo lunghe trattative mentali sul suo conto, mi venne una gran voglia di Lei. La fotocopiai. Ben in grande. Ritagliai le sue foto e la appoggiai al cuscino. Mi misi poco sotto, sdraiata. Con la testa rivolta verso la donna. Anzi. La Donna. La baciai col pensiero. La spogliai piano. La accarezzai lentamente. E Lei rideva, un poco maliziosa, come nelle foto. La leccai sul collo e dietro le orecchie, poi mi spinsi più giù. Con una mano le ascoltavo la pancia che respirava piacere. In quell’istante sentii un calore forte assalirmi il petto, le mani, il volto. Tra tutte le volte in cui io mi sia masturbata, quella fu tra le migliori. E Lei è lì, appesa sul muro. È lì, sulle pagine 92 e 93 del libro. È lì, nel mio cuore. È lì, sul mio sesso. Come una goccia posata.
21feb08

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