Addio @ 31 March 2008 09:58 PM
La nenia che sussurrano soavemente le onde mi porta via la mente, tutte le tensioni, le ansie, le paure sparite nel rincorrersi delle onde.
La lunga passeggiata mi feconda di pensieri positivi, che bello il mondo, che meraviglie la natura ci permette di contemplare.
I polmoni ingolfati da mille sigarette riprendono fiato, riconquistano il corpo con lunghi respiri di salsedine, la sabbia è morbida e tiepida sotto i piedi che piacevolmente svolgono il loro compito.
Mi domando: cosa manca?
- Ancora tu! Basta sei una troia, lasciami perdere, molla il mio cazzo!
Cosa manca? Del buon vino rosso, della birra ghiacciata?
Scelgo la birra e tengo il vino per la cena, ne compro una al bar vicino alla spiaggia, una bionda fresca, limpida, corposa, mi attacco alla bottiglia con avidità e ritorno verso il mare.
- Questi uccelli neri di merda! Fuori dai coglioni, dove sono i gabbiani bianchi e leggeri?!
Riprendo la mia lunga camminata ed ora sono un cane sciolto, l'alcol mi facilita i gesti, ammorbidisce la falcata, affievolisce il peso della gravità sulle mie spalle.
- No, basta davvero, lo vuoi sapere? Non ti amo più!
Le mie gambe si fanno pesanti, ora ho bisogno di riposare, trovo un pattino abbandonato senza remi bianco e azzurro, finalmente posso sedermi, accendere una sigaretta e fissare il mare, la linea dell'orizzonte, lasciando libero il pensiero di navigare.
- Non sei nelle mie prospettive, il dialogo con te raggiunge gravi profondità, hai un gran bel culo ma non credo tu sia la metà che mi completa, e neppure credo ne esista alcuna. Sono imperfetto, frastagliato e perciò non completabile.
Riprendo il cammino, infastidito da gazze ladre invadenti, il mio spazio è stato invaso, me ne vado aspettando la notte che mi toglie il dolore dagli occhi, che mi nasconde al mondo, che mi protegge da me stesso e mi getta in una spirale di sana follia.
- Ti ho persa in un angolo buio, le tue mani erano passeri di mare, ti sei voltata e di spalle allontanata verso l'orizzonte illimitato, grande puttana dorata, sinuosa medusa assassina dagli occhi di vetro.
Amore, indefinito istante, ricordo pazzo di sangue e vomito, pianti e urla scomposte, odore di fica sulle mie dita.
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