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SEDUTA 00. neuroradiazioni. appunti di un ammutinato @ 27 May 2008 11:50 AM

rifiuto le vostre protesi cyberchirurgiche che mi isolano dalla folla-schifo. bisogna respirarla la polvere radioattiva che emana la metropoli, toccare le mutazioni dei comportamenti sociali: dialoghi a misura di sms, si sceglie fra pd e pdl, come dire scegli fra la linea rossa e la verde, tanto il capolinea è lo stesso: questo progresso, o sviluppo.
sbandierato come fine ultimo e nobile di una carriera come yuppie o precario che tu sia, a volte mascherato come sfruttamento "sostenibile".
raggiungerlo è un dovere, siamo bombardati da statistiche orwelliane che confermano quanto sia buono per il bene comune.
bene comune. migliaia di posti di lavoro precari che autoalimentano l'industria del prodotto interno: medicine, plastica, prefabbricati, armi, tutto è buono purchè porti profitto.

hostess anoressiche senza cosce che spuntano dalla minigonna promuovono un nuovo dentrificio antipm10.

e intanto diminuisce il tempo per una boccata d'aria, per un discorso diverso da -cinema o aperitivi?- -cocaina o pastiglie?-, aumentano i disagi psicologici, curati con anfetamine e dormiben piuttosto che rallentare la produzione. tempi moderni. occorre essere sempre sorridenti, indaffarati, riempirsi la bocca di quel che saremo fra qualche anno. ogni atteggiamento fuori orario o fuori posto è sospetto. isolati nel nostro guscio d'egocentrismo da poster pubblicitario l'altro è sempre pronto a fotterci. ma forse siamo noi che vogliamo fotterlo, derubarlo della sua dignità e personalità, per nutrire il nostro ego che macina corpi verso il progresso sociale: una moltitudine di singolarità ognuna fiera divinità di sè stessa, impaurita dalle altre, ognuna ferma ma fragile nelle sue posizioni preconfezionate. tutte ugualmente controllabili, malleabili a messaggi promozionali o facili conclusioni nichiliste buone a chi su di noi ha un progetto.
isolarci. bearci di noi stessi. spremerci. ricambiarci. nei secoli dei secoli.