Per evitare che morissi... @ 28 May 2008 03:34 PM
... mi ha ucciso. Dopo essere stato morso, mi avvalgo di facoltà paranormali, ed inseguo, tediosamente per alcuni, la strada senza via di ritorno della "follia", unica arma che ho per sorreggermi in un Mondo che sbrana ed assale le sue "vittime", l'uomo è un animale strano, ha inventato stratagemmi sofisticatissimi e complicati per "complicarsi". La psichiatra che mi ha in "cura" mi giudica sano, poiché vivo, con tutte le componenti che fanno della vita una vita viva. Piena di sentimenti, ed aggiungiamoci quelli negativi, utilissimi, catartici. Dov'è finita la rabbia che (pro)crea? Un uomo libero di piangere e di commuoversi può definirsi tale. Ed io eccedo nella mia malinconia che cresce, e non dà accenni di smettere di torturarmi. Per me è più facile accettare questo cancro che mi uccide, piuttosto che uccidermi nel pasto giornaliero di chi ha apparecchiato un tavolo per cannibalizzarsi. Un brivido lungo la schiena, è forte, potente, è "beatificante", dà una sensazione d'immortalità, di eterno, e l'abbraccio volentieri. Con tutte le emozioni possibili, "artificializzo" i vuoti che ho, e m'infilo nella notte, origliando il mellifluo, l'appena nascosto. L'appena che c'è.
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