[LETTERA POSTUMA, A LEI. CHE SOPRATTUTTO SCUOTE] @ 5 September 2008 05:24 PM

allora: occhi aperti. 8:40. mi ritrovo una potentsissima erezione. ben oltre il sospetto in effetti. regalo di qualche morfeica invenzione nottambula qua e la. insomma ti dico: bella da guardare sfidandola senza farci l'amore, vene e rilievi e fierezza da vendonsi. al miglior offerendo.
almeno da farci un ehehe di petto, un attimo, strapazzandola tanto non gualcisce.

8:45 tentando di alzarmi. diamoci una mossa cocchetto. ci sono da conquistare tutte le verticali di gravitazione terrestri.
molta sicurezza nell'intenzione. in effetti. piucchealtro per raggiungere il cesso. 8:47 decido che sono più ubriaco di quando allungandomi this night. ecchecazzo. colpa della birra sociale a due euro porcaputtana. ma sono un atleta. mi alleno con puntualità e studio con diligenza l'arte del combattimento. mi puoi trovare correndo dentro l'alba per una trentina di giri di campo perso poi al trottolamento di pensieri anni 60. soprattutto il vietnam. bisogna stuzzicarla la fronzola per correre supersonici. monto ancora gli stalloni speronando i più cocciuti soprattutto in ismi senza pietà. che la pietà lo sapevi: mi svouta le vene m'incarretta la passione e alolè allora, non cè che dire. rischio di annegare con spinelli spippacchiosetti. in effetti. al tramonto.

perdo il filo in continuazione. richiedo la tua paziente saggezza per starmi attaccata. questa mattina particolarmente emozionandomi per la tua ritornata presenza.

insomma bisognerebbe che piantassimo, congiuntivi su congiuntivi di carote? dolcezza mia.
che prendessimo l'autobus prenotando la fermata quando avvistato Cavour fù! baciandoci a occhi serrati scongiurandoci in sogni da prima mestruazione sulle mitiche pancoline. ogni temporale un incontro sulle 12 riprese. mia instancabile amante. riempendoci e gustandoci lo svoutamento. riempendoci ancora e facendo bocche storte e occhi a reverse. accecanti quei tuoi capelli. giudati dalle nostre fantasie a bassissima voce e altissima intensità. girerebbe quel cazzo di mitico dinamo da biciclettozza a 10.000 VOLT da smuovercisi ferrotranvieri a batticiglia! sonnecchiosi, poi.
poi. è si! sonnecchiosi. invitando con le tue Grimm nostalgiche, sogni d'oro.

ho bisogno di incontrarti anche questa sera.
per imparare l'inglese.. diciamo!
quando, in effetti, decibellandoci di risate tutt'e due: io e te.

ogni tua parola, pronunziandola da quelle tue complessissime labbra, mi fa: vibrare.
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