Privé @ 10 September 2008 10:26 PM
Guido
A sostenuta velocità.
Nella mia stanza.
Su bianco soffitto
Si susseguono immagini di paesaggi autostradali
Mentre femminei violini arabeggianti musiche
Suonano ad altro volume.
E il sound mi prende, m’accende, mi rapisce!
Rallento
Scendo distratto davanti a un locale:
Sono arrivato.
È buio con le stelle.
Porta nera e nessuna insegna;
Molto riservato.
Entro e son subito nel privé:
Letti usati
Intorno a una pista da ballo;
DJ d’eccezione, mi dicono all’ingresso!
Locale strano, fumoso
Naturalmente profumato di umori umani.
Poco illuminato:
Non distinguo le intriganti figure in movimento
Aggrovigliate e aperte a ogni possibilità.
M’appaiono nude forme senza volto.
Frenetiche.
La musica è assordante
Ma le grida di piacere
Di godimento
Di queste membra in movimento su comuni alcove
Sono improvvise e più forti…
Appaio strano guardone.
M’accosto, mi scosto
Da questi improbabili are d’amor profano.
Ombre s’arrabattano e s’affannano
Come in ansia.
Sono eccitatissimo:
Lo vedo
Mi vedo!
Se ne accorgono tutte!
Attendo e non capisco:
Qualcosa mi sfugge.
La finta nebbia si dirada;
Scorgo tutto.
Poche donne
Molti uomini;
Mi guardo alle spalle.
Comprendo e mi scanso:
In tempo.
Privé di scambio d’anime.
Sono atteso anch’io per il gran gioco
Degli déi minori
Per il viaggio di ritorno
Loro.
Non ci sto!
Mi rivesto e fuggo.
……………..
Mi giro
Mi rigiro.
Cazzo!
Tutta colpa dei peperoni!

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