pane e vino @ 29 September 2008 06:35 PM


Le sue mani erano ruvide e callose

gli occhi limpidi e attenti ai miei dettagli,

mi ero dimenticata quella sensazione

la sensazione di essere guardata.

Si arrotolò le maniche della camicia sopra i gomiti

per aiutarmi ad impastare il pane.

L'odore acre del lievito si era mischiato con il suo

non potrò più sciogliere il lievito senza pensare al suo respiro caldo sul collo.

Affondò le dita nella farina e,

mentre io univo l'acqua tiepida,

cominciò ad impastare.

Presi il vino

rosso

e ne bevvi una lunga sorsata dalla bottiglia

poi la portai alle sue labbra.

L'olio d'oliva era profumato

con un il sentore piccante dell'olio nuovo,

tra le dita era seta preziosa

con il rosmarino, il timo e la maggiorana come luminosi smeraldi,

alba di un nuovo giorno,

luna pallida tra gli alberi fuori la finestra

il forno è caldo

ed aggiungo miele e noci ad un po di pasta

“assaggia il miele” mi dice “con il vino è il cibo degli dei”

“no” rispondo “è il nostro”.
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