CITA DI MERDA @ 6 October 2008 06:05 PM
Quando avevo nove, dieci anni, le prime fantasie, i primi pensieri e desideri sognavo l'eta che per me sarebbe stata magica e piena di cose belle: i tredici anni, magari anche un amore.
Quando ho compiuto tredici anni sognavo le mie prime lbertà, la mia indipendenza, le uscite con le amiche, da sole ed il coprifuoco che andava sempre verso la notte più buia.
Ora a diciassette, quasi diciotto anni ho l'amore ed una certa indipendenza e sogno l'università, le conoscenze e le esperienze che farò.
Posso immaginare che quando frequenterò l'università sognerò un lavoro ed una famiglia; quando avrò tutto questo sognerò di essere una donna soddisfatta e matura.
Poi.. morirò, semplicemente e naturalmente.
E' così assurda l'esistenza umana.
L'altro giorno pensavo a chi se ne va in gro con i vestiti firmati od i capelli fuxia: pensano di essere tanto diversi e speciali rispetto al resto dell'umanità?
Immaginater l'intera umanità in una stanza dalle pareti bianchi, tutti nudi; siamo tutti uguali, in particolare nella più miserabile delle condizioni.
Il nazismo non ci ha inseganto proprio un cazzo.
C'è troppa speranza e troppo egosimo in questo mondo.
Pensate al caffè, un abitudine di una vita superflua eppure, per molti, indispensabile e per molti intendo dal muratore che tira avanti con tutta la famiglia con mille euro al mese che s'incontra al bar per qualche minuto con un partner di una società importante che manovra e gestisce miliardi di euro come mattoni e calcistruzzo.
Non vi sembra tutto così assurdo?
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