il segreto @ 28 April 2009 05:24 PM

Tutti nel villaggio sapevano che il vecchio aveva un prezioso segreto, che era in grado di cambiare la sorte. Nessuno era mai andato dal vecchio, la sua tranquillità era l’unico dono che avesse chiesto alla brava gente del villaggio e loro avevano accettato di buon grato, orgogliosi di ospitare il vecchio e felici di saperlo lì.
Un giorno nel paese arrivò un uomo danaroso che cercava cose preziose per la sua collezione. Aveva fame di potere e voleva dimostrare le sue doti con ciò che possedeva. Nell’unica locanda del paese, pretese piatti raffinati e roba lussuosa per decorare la modesta camera dove era ospitato.
<< Ma non avete nulla di prezioso in questo villaggio?>> gridò l’uomo, furioso del fatto che non fossero soddisfatti i suoi desideri. Il locandiere, impaurito, disse << signore, questo è solo un povero villaggio, non c’è nulla di prezioso qui. Solo il vecchio ha un prezioso segreto ed è l’unica cosa che abbiamo>>. << Il vecchio?>> chiese curioso l’uomo che si era ad un tratto calmato
<< e qual è questo suo segreto?>> << Signore… è un segreto, solo il vecchio l’ho sa. Si sa che questo segreto può cambiare la sorte di ogni persona…>> << davvero? Devo averlo… dove si trova questo vecchio?>> il locandiere scosse la testa e disse << lui non vuole nulla, vuole solo essere lasciato in pace…>> << non vuole nulla? Tutto ha un prezzo e questi sono per te…>> il locandiere prese il denaro, triste disse << alla fine della valle, ai piedi del colle, c’è la dimora del vecchio. Segui il colle e lo troverai>>. Senza ringraziare l’uomo si mise in viaggio, voleva ogni cosa preziosa ad ogni costo.
Dopo un giorno di viaggio l’uomo arrivò ai piedi del colle e lì vide una misera baracca.
<< Sarà facile comprare il suo segreto, è povero, non ha nulla…>> sghignazzando si avvicinò alla porta e bussò. << Avanti…>> una voce calda e calma lo invitò ad entrare. L’uomo entrando si guardò intorno. Mobili vecchi ma puliti ma la cosa che più lo colpì fu quella aria serena che si respirava nella baracca.
<< Tu sei qui per il segreto…>> << si voglio il tuo segreto…>> << il segreto non è mio, io lo custodisco soltanto>> << è certo che lo conosci e io voglio comprarlo…>> <>
<< perché?>> << Non è in vendita e non è un segreto…>> l’uomo, perplesso guardò il vecchio e disse << no, mi hanno detto che hai un segreto che può cambiare la sorte di chi lo conosce…>> << ognuno di noi ce l’ha, è qui>> indicò il cuore. L’uomo non capiva e il vecchio disse << sono qui, solo, perché so che qui sono sereno con ciò che è la mia vita, per me>> << non capisco>>
<< la risposta è in te>> << ti pagherò!>> << Non puoi>> << posso darti tutto ciò che vuoi…>> << ho già tutto e te l’ho dato ma per te sarà sempre un segreto>>.
Così il vecchio chiese all’uomo di andare via ed egli lo fece. Non cercò più cose preziose ma risposte, solo che… sbagliava la domanda…”.

E qui la fiaba si interrompeva, le pagine seguenti erano strappate…
la ricerca continuava, ma ora aveva una meta: scoprire come terminava la fiaba.




2




Corsi in biblioteca alla ricerca del libro di fiabe. La ricerca non fu difficile e lì continuai la lettura…

“Tanti furono i luoghi che l’uomo visitò per la sua ricerca. In ogni luogo la domanda era sempre la stessa, alla ricerca del segreto. Nessuno però sembrava potesse aiutarlo. A ognuno chiedeva:
<< come posso scoprire un segreto che è la risposta alla vita?>>
Nessuno però riusciva a rispondere, nessuno riusciva a capire il senso della domanda.
La risposta non arrivava ma l’uomo continuava la ricerca. Ognuno, preso a compassione, cercava di dare la propria risposta, il proprio senso e l’uomo ascoltava.
La ricerca continuava e l’uomo sembrava avesse un fuoco, qualcosa che ardeva dentro e gli dava la forza di continuare.
Ogni giorno il segreto diveniva meno segreto.
Ogni giorno trascorreva felice, in grado di trovare qualcosa che in realtà era palese.
Ogni giorno l’uomo chiedeva e la gente rispondeva e il senso del segreto, il segreto stesso era svelato.
L’uomo capì il segreto e ne fu felice. Capì che la vita ha bisogno di un senso, un senso che è diverso per ognuno, un senso che non si può comprare ma solo regalare. Il segreto era stato il suo senso, ciò che gli aveva dato voglia di vivere e di scoprire.
L’uomo capì le parole del vecchio saggio e sorrise.>>.

Ora sapevo.
Era ciò che aveva dato vita alla mia ricerca, interiore.
Una semplice favola mi aveva aperto gli occhi e dato uno scampo dal mio malessere.
Erano gli “altri” la mia risposta.
Rinchiuso fra quattro mura non riuscivo a capire che era questo la fonte del mio male.
Tutto quello che temevo era solo di non essere accettato, ma alla fine dei conti ero io a non accettarmi.
La gente che tanto temevo era la mia cura.
Il vecchio dei miei incubi, chiuso, silenzioso disse:

< …per sempre…>>
Il vecchio si alzò e con passo deciso andò via. Restai solo con il mio segreto… tutta una vita a rincorrere una risposta alla domanda che da sempre mi aveva tolto sonno e sogni. Ora sapevo. Finalmente! Mi gustai le parole del vecchio. Le ripetevo senza capire. Ero felice… tutto ciò che volevo era nella mia testa. Finalmente…
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