Grasso magnetico e sudore in scatola @ 3 March 2010 06:30 PM
Butta un occhio nella scatola, andiamo.
Non pensarci troppo. Fallo!
Appari, renditi trasmettibile. Vivi.
Le tue tette per una risposta esatta.
Il tuo culo al chilo.
Il tuo culo al chilo chiavi in mano!
ALLEGRIA!
Raddoppi? Lasci? Accendi?
Dai fuoco all’olio che ti lucida la pelle
Spruzza la tua mediocrità lipidica con litri di benzene mentolato
Dio mio! FLASH! FLASH! APPLAUSI.
Plotoni nemici del prime time
Tessere catodiche da salotto
e, fino a ieri,
Domino era solo la troia funambolica delle 2 antimeridiane,
la macchia di seme secca sulle mutande che veglia sul tuo sonno.
Risate! Ridete, forza!
Tocca alla cicciona sfatta.
Andiamo!, getta un po’ tra le fiamme dell’obbiettivo quelle tette flosce.
Così, così’!
Sorridi e suda. Suda! SUDA!, che la carne in umido attizza anche i morti.
Ringhiate gente!
URLATE! URLATE!
Confusione e dubbio in technicolor!
Fiche a colori! Fiche a colori!
15 euro al mese per un pompino in alta definizione
non sono nulla se ci includi anche i cartoni di tua figlia.
Non è fantastico?
Il Re del Reame Irreale sorride e si diverte.
E tu, che aspetti? Balla. Balla! Balla! Balla e vivi!
La tua vita analogica non vale più un cazzo. Sei meno di 0 e di 1.
Legato ai binari di un codice che sta per travolgerti.
Vali meno del canone che paghi per farti comprare.
Chi ti ha cablato l’anima? Dov’è la tua faccia?
Congelata in un provino digitale.
Il formattatore invisibile ci allarga la banda del culo,
e milioni di milioni di satelliti umanoidi
magnetizzati attorno la grande antenna.
Ridi, bravo. Mostra bene i denti. RIDI!

John Carpenter! Riprenditi i tuoi occhiali da sole del cazzo!
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