SI RICOMINCIA DA CAPO! @ 24 March 2010 01:02 PM
Quel giorno andò a casa sua per studiare. Ovviamente non riusci’ a studiare nemmeno una pagina di quel librone.
Ogni minima scarica elettrica proveniente da ogni singola fibra dei suoi muscoli lo guidava verso di lei. Ogni volta la vista gli si appannava nel vedere i suoi capelli cosi in disordine e selvaggi ma cosi belli addosso a lei. Il suo odore era quello della primavera che in quel periodo tardava ad arrivare;non per lui ovviamente. Tutti e 5 i sensi proiettavano lui verso la scoperta di lei.
Se ne usciva dalla porta di casa sua con una gran voglia di baciarla di nuovo;ma non poteva.
Si rammaricava del fatto che baciarle le guance non era la stessa cosa che baciarla sulla bocca. Ma forse era meglio cosi-pensava lui. Avrebbe senz’altro passato il tempo cercando mille scuse per baciarle le guance…quelle favolose guance!
Il giorno dopo si sentirono “…si dai non ti preoccupare” disse lui a lei,”è una storia chiusa per me. Non ti devi preoccupare per la nostra amicizia. Non cambierà nulla”. Ovviamente sapeva di mentire. Sapeva che non sarebbe stato più lo stesso rapporto. Era inutile interpretare la parte del superuomo;d’altro canto lei odiava i superuomini o chi si credeva tale.
Ancora un altro giorno e l’avrebbe richiamata per dirle come stavano realmente le cose. Cosi fece
Quella storia venne chiusa li. Stop. Fine,ancora prima di cominciare .E nel momento in cui prendeva atto di ciò,gli tornava alla mente un pensiero che aveva avuto qualche tempo prima e che in quel caso poteva rivelarsi utile:amare la fine di un amore,di un’amicizia. Amare la fine in generale. Ciò significa che una parte della nostra vita non esiste più,ma significa anche l’aprirsi di una nuova porzione di vita che non si conosce ancora e dalla quale possiamo aspettarci l’esplodere di un amore ancora più grande del precedente.
Ecco perchè voleva imparare ad amare la fine,ad amare l’ultima volta;perché l’ultima volta è sempre l’inizio di un nuovo cammino.
Probabilmente era solo uno stupido pensiero;ma poteva aiutarlo ad accettare tale rifiuto.
Si era fatto una strana immagine nella testa:un filo che gli partiva dal cervello direttamente collegato al cervello di lei….a quel meraviglioso cervello!il problema era proprio questo:sentiva di aver trovato non un’anima gemella-questa definizione non gli era ma andata a genio- ma un’anima affine o vicina. Cosa rara per lui trovare un’anima anche solo lontanamente vicina alla sua.
A quel punto si ricominciava da capo.

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