Cinisello Blues @ 11 October 2010 04:46 AM
Eravamo Gino,Renato ed io
tre ragazzini pancia liscia al sole
sull'erba del Cipelletti
fumavamo sigarette che Gino rubava a chissā chi
Renato voleva fare l'attore,Gino il pittore
io volevo solo restare vivo e sorridevo.
La domenica a messa sputavamo pallini di carta zuppi di saliva
in testa alle vecchie in prima fila
rubavamo le offerte dal cesto che un coglione ci sbatteva distrattamente sotto il naso
sapevano tutti che servivano per le puttane del don
sigarette e videogiochi erano di gran lunga pių importanti delle sue puttane
per noi all'epoca.
Col tempo cambiai idea
al don s'impiglio la tonaca in un chiodo
decise di lasciarcela e si sposō
continuando ad andare a puttane.
Il sabato mattina il padre di Simona le toglieva il guinzaglio
andavamo tutti in cantina a farci smanettare da quella meravigliosa ninfomane
quanti giovani spruzzi sprecati sul barbera sdraiato al buio.
Gino covava segretamete il suo sfascio
se lo scopava uno zio calabrese
non ne sapemmo mai nulla
cosė quel vecchio merdoso evitō un temperino nei coglioni
ma morė d'infarto.
La metamorfosi cancerosa di Gino
si compė anni dopo
ora si fa chiamare Giusy
succhia cazzi e si fa sbattere per 50 sacchi
la sera in Gioia
ha le tette di gomma e regge la concorrenza dei brasiliani
sono fiero di lui
era in gamba il mio amico.
Un giorno alle giostre un branco di gescaioli ci gonfio' a dovere
a Renato cadde un dente
e qualche tempo dopo gli soffocarono i 16 anni in gola
al Bassini
con un'anestesia sbagliata
č morto con con la gola pių gonfia di un Tango di cuoio.
Ora un minchione con barba e occhiali tondi fini
parla in tv del potere dei cristalli
di fiori di non so chi
e dell'armonia dell'universo
gli mollerei un destro sul naso
l'universo non esiste
č scomparso nell'erba del Cipelletti
evaporato nell'Agosto del 1983.
Cristo eravamo solo tre ragazzini pance lisce al sole.





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