A volte mi immagino tante persone, come in questa città, vivere, lavorare e fare tante cose. A volte mi stupisco di come tutto sembri rimanere in bilico con perfetta (dis)armonia, casuale o calcolata che sia. A volte mi (ri)prometto di non bere per almeno un paio di giorni. E a volte ci riesco, si, se non esco di casa... Il dramma è affrontare la gente, le persone, i conoscenti, i disperati come noi, che non sanno cosa cazzo farsene di un sabato sera in una città di 4 Milioni di persone...o forse dovrei dire di 4 Milioni di morti viventi.
Sapete com'è...ci sono sere che non hai voglia di fare un cazzo. Come stasera, per esempio. E allora, per non stare davanti alla televisione, magari si esce. Ho sempre preferito fare 2 passi piuttosto che sedermi davanti a quella scatola di plasitca, a sentire cazzate su cazzate, con quelle faccie di merda. No, meglio uscire!
Giacca blu, pantaloni in tinta camicia azzurra. La scrivania è piena di atti in scadenza e di responsabilità che mi bussano alle tempie con insistenza. 27 anni e il cammino verso l'omologazione sembra proprio inevitabile. Questo cazzo di sistema mi devasta sin da piccolo. Subito prove, responsabilità, aspettative. Alle elementari avevo una maestrina che mi stressava continuamente perchè non capiva come fosse possibile che mia madre vivesse con un altro uomo e mi avesse lasciato tra le grinfie di mia nonna paterna.
Giugno, il ventilatore gira a velocità 5 nella stanza numero 333 del motel sulla quinta strada.
R. è sdraiato sul letto, la pelle trasuda sudore da tutti i pori, la televisione è accessa, il conduttore di uno squallidissimo programma su un canale di seconda categoria da le previsioni meteo:" Il caldo imperversa su tutta la penisola massime in continuo aumento con picchi di 45°".
Cazzo non le Vedi? Se non sto' attento rischio di farmi divorare il cervello...Stanno invadendo la mia e la tua città, si moltiplicano come funghi dopo un inverno piovoso, le trovi ad ogni angolo di strada boriose nelle loro automobili di lusso, con il mutuo che non finirà mai, vestite di tutto punto e con delle donne che pagano puntualmente a fine mese per farle sentire parte di una famiglia. Continuo ad affondare nel loro mondo e tra poco mi vedrai saltare da un ramo all'altro con un sorriso inebetito e un cocktail in mano...Il futuro è delle scimmie ma alla mia anima non lo confesserò mai
Messico, Messico e nuvole diceva Palo Conte in una sua canzone. Io Cominciai ad incuriosirmi per questo paese grazie ai racconti di Pino Cacucci. Ne e' passata di acqua sotto i ponti, adesso posso dire di conoscerlo bene il Messico, ho anche una moglie messicana, e ci vivo pure in Messico.
Aveva appena smesso di piovere, l'aria era fresca e pulita. Per raggiungere la strada principale preferivo passare dal Rancho Santin, vedere i cavalli e le vacche al pascolo mi rilassava e non mi faceva pensare ai problemi. Il rombo del mio jeep v8 era una musica stupenda,problemi a parte si preannunciava una bella giornata.
...fu forse quel giorno che mi svegliai con le mani la camicia le lenzuola sporche di sangue che mi resi conto d' essere finalmente riuscito a toccare il fondo