Per arrivare a Willesden Junction, percorsi a piedi un intero quartiere, povero, ma non degradato, piuttosto, triste. Di case bianche, basse, e tutte uguali. Il medico non lo trovai. Ritornando, dall’altra parte della strada, mi fermai davanti l’ingresso di un’agenzia di scommesse. Non c’erano gradini per scendere giù, il suolo era piano. Guardavo da fuori, non avevo nemmeno 50 centesimi per fare una puntata. E dentro, pure i barboni si divertivano, quelli entrati con un solo pound elemosinato speranzosi di poter mangiare con una vincita. Non ho mai mendicato, ma ho guardato per terra, cercando qualche speranza.
Mi sveglio. Guardo l'orologio. 8:05. Porca puttana! Son già in ritardo di 5 minuti! Ma come mai la sveglia non ha suonato? Bah, non l'avrò caricata si vede...
Ho sempre fatto fatica a rimediare una donna. Ho il ginocchio malandato. Faccio fatica a camminare. Una donna è entrata nella mia vita senza chiedermi il permesso. Un’altra mi chiede di andare a bere un aperitivo con lei. Accetto.
Lei era piccola, non solo di età, ma anche fisicamente. Per un certo verso era un vantaggio, aveva delle cosce minuscole che scendevano da un culo che si poteva tenere in un palmo di mano. Però il seno era quasi inesistente, due minuscoli rigonfiamenti e appena sotto si vedeva la pelle ondulata tanto che era attaccata alle costole.
d'improvviso t'arriva. non è che tu te ne renda conto. ti arriva e basta. allora sono cazzi. stai male. solo tu sai quanto stai male. quella fottuta puttana ti tromba il cervello. quello che prima non eri ora lo sei. quello che prima non provavi ora ti perseguita. ansia,
Ripercorrendo i centesimi della mia mente, spero comunque che mi siano resi in un’altra vita perché solo contandone uno ad uno potrò ritrovare le mie sensazioni.
Era l’uomo perfetto, tutto cio’ che pensava , riusciva a tramutarlo in azione. Lo scorcio nel nuovo mondo lo esaltava, nel profondo interesse della sua evoluzione raccolse i pochi panni del suo magnanimo ego e se ne andò.
La Jeep correva attraverso il deserto, alzando al suo passaggio un nuvolone di polvere, e come il solito Gojyo e Goku litigavano, ignorando le minacce di morte di Sanzo.
La presenza in casa di un padre pesante rompiscatole e imponente a volte da fastidio quando hai quasi,ma solo quasi,18anni e devi ancora aspettare ke vada a letto xfumare di nascosto..devi stare sempre allerta in giro!
Era un cane nero. Lo avevano abbandonato davanti a casa mia. Sull’incrocio. Davanti al campo di mais-rotazione-soia-rotazione-mais. Non so chi fosse stato lo stronzo o la stronza che lo aveva lasciato lì. Ti hanno abbandonato, cane, pensavo, beh, benvenuto nel club.
Uno sparo nelle note seguito da un’altra scarica di colpi. Un uomo giaceva a terra sanguinante:era un giovane soldato;dalla sua uniforme si capiva che era italiano,un italiano andato a Nassirya in “missione di pace”. Faceva freddo,o almeno così lui pensava dato che aveva perso ogni cognizione e in quel momento fluivano davanti ai suoi occhi gli attimi più belli della sua vita che di colpo un forte dolore dissolse. Riprese conoscenza e al suo risveglio la prima cosa che vide fu un volto coperto da un velo che lasciava intravedere due bellissimo occhi neri.
«Mamma mamma mamma non ci voglio andare a scuola,
no no no sto male…» «Mmmh… Sei sicura, Biancagiuliamaria roberta? Come ti
senti? Vuoi che chiamiamo il dottore? Si, forse è meglio, non vorrei che il
brufoletto ti avesse fatto infezione e ti restasse una cicatrice… sarebbe
tragico, vero?» «Si, mammamia, tragicissimo, non oserei più mettere il naso
fuori di casa, mi vergognerei da morire, e poi ho questo senso di… di… beh, di
stare male…» «Va bene tesoro, oggi stai a casa, non vorrei che ti stressassi
troppo… riposa che ti faccio preparare la cioccolata da Fatima, visto che ha
appena finito di stirare i panni… io faccio un salto alla boutique a comperare
la cremina… Hai visto dove ho messo il bancomat? Non so se mi basteranno i 50
euro che ho in tasca…»