Lei mi voleva, provai in ogni modo a scacciarla, non la volevo addosso, era solo pronta a spolparmi, a "rincretinirmi" di sesso, a baciarmi il pene, che, aderentissimo, s'insinuava nel suo pertugio, ed ansimava, dovevate vederla e sentirla, già, annusarla, come mugolava, miagolava, ugolante.
Sono le ore 2.00 del giorno 27-12 2007 e mi sono tirato su un paio di Joint e me li sono appena fumati in solitudine e sono preso benissimo. Fattissimo. Nonostante la mia vita stia andando abbastanza a rotoli. Ma io devo scrivere altrimenti i demoni mi accalappieranno il cervello sino a condurmi nella loro valle di fuoco e merda. Non posso stare sdraiato sul letto se no è la fine,devo muovere le dita su sta cazzo di tastiera finchè i demoni non decideranno di lasciarmi in pace e si dilegueranno nei loro arcani e sconosciuti rifugi.
Doposbronza. Hangover La condizione che mi accompagna continuamente,tranne quando sono sbronzo ovviamente. Svogliatezza,incapacità di trovare la forza e di buttarmi a capofitto in qualche impresa,anche le azioni più insensate. Sbalzi d’umore. Picchi di energia estremi,energia rivolta alla futilità,alla ricerca di emozioni così difficili da catturare o solamente da vedere,riconoscere. Start. Tre Q. Un euro e cinquanta. Tento il raddoppio. Scarico due euro. Ne aggiungo uno e prendo un bicchiere di chivas.
Si raggomitolò sul letto, lo sguardo di Yuri, sorridente e perplesso posato su di lei, sulla curva morbida delle sue ginocchia aderenti al petto. Avrebbe trascorso così il resto della sua vita. Afferrò la bottiglia di spumante, ancora chiusa sul comodino, la stappò frenetica; ne bevve un sorso, poi ancora, finchè le bollicine le bruciarono la gola, facendole lacrimare gli occhi.
vendetta tremenda vendemmia di deodoranti stick è già pieno il mondo una storia di cavoli al vento che asciuga le spiagge affollate ecco le dune di terra pronte a riempirsi di parchi estivi
anche la scorsa stimolante sera passò nel lampo di una bevuta, mai fatta. il jazz incideva i miei timpani con un energia che gli è caratteristica,percepivo ma non capivo,note come lampi,sciami di mani animate al finire dello strumento solista.la lucidità non è una mia caratteristica,la coerenza ,le donne non sono una mia caratteristica,la mi espressiva solitudine è una mia caratteristica.disteso come un cadavere pensante camminai scalzo sopra gli aghi della mia coscenza,inizialmente infastidito dal mio stomaco;ultimamente non digerisco la schiuma delle birre a doppio malto , un rigurgito acido mi prende l esofago, straziandomi per quei pochi minuti.quando ti distendi le cose funzionano sempre meglio , sei disteso pure durante l eterno sonno.
Fumavo una sigaretta nel cortile quando all'improvviso arrivarono tre cani randagi. Uno stava seduto a guardare gli altri due che se le davano. Era una femmina. Niente Pisello.
Passo 'sto maledettissimo giorno a bofonchiare, bevendo il caffè come un porco senza più palle, sognando Druuna, pornostar malleabile, donna tattile per il mio erettile, che, allungandosi, sa farci, magari se la facesse.